Ricette antiche

Alcuni cibi hanno il ricordo di quando si è piccoli e vengono tramandate quasi esclusivamente all'interno della famiglia e che in realtà sembrano strane agli occhi e sopratutto ai palati "estranei", ma che hanno il sapore "di casa"

in casa mia alcuni piatti sono decisamente "strani"
gli gnocchi ad esempio sono conditi con una salsina di pomodoro (salsa di pomodoro scaldata con del burro)e a parte un composto di zucchero cannella e grana grattuggiato, che poi si unisce creando un sapore decisamente particolare..... e un intingolo dolce.

Oggi mi sono ricordata di una ricetta semplice "le verze stufinà" (verze stufate)
olio burro e cipolla abbondante, le verze sbollentate ,un cucchiaio di salsa di pomodoro e si lascia andare..... quasi a cottura ultimata si unisce un cucchiaio di aceto e si fa asciugare mooolto quasi che attacchino (anzi se lo fanno è anche meglio) poi si aggiunge un bicchiere d'acqua e si conlude la cottura incorporando il bruciatino che da un sapore particolare...... naturalmente sale e pepe a gusto personale!

Che dite avrò origini tedesche?

Voi avete qualcosa di simile? ricette strane che comunque a voi piacciono?

simpatico il tuo post Lella. Per le ricette ci devo pensare... magari qualcosa che faceva la mia mamma me la ricordo.

Mi viene in mente una ricetta che si faceva a casa di mia nonna paterna: crema di zucca.

in pratica zucca sciolta nel latte con zucchero e semolino ... una crema molto morbida, arancione e dolce, si metteva nel piatto e si mangiava con il cucchiaio

Per me sa di casa di nonna, anche se .... mammiamia non riuscivo proprio ad apprezzarla, ancora oggi se ci penso mi sento male

mentre sempre della stessa nonna ricordo la minestra di zafferano, lei la faceva con il brodo di gallina, io la rifaccio oggi nella versione vegetale, in pratica è una minestra di brodo con tanto tanto zafferano, diventa giallissima e sa di intenso!
questa si che mi piace, da sballo!

Mio padre faceva una pietanza con i piedi del bue, l'aveva appresa dal padre che a sua volta la imparò negli States quando lavorava li, non ricordo come arrivava ad ottenere il risultato finale, ma ricordo questi piedi tagliati a pezzi ed immersi in una sorta di gelatina acetosa ... direi saporiti.

Altra ricetta che sa di casa è la minestra di riso e prezzemolo, questo piatto veniva "somministrato" a tutti a casa di mia nonna materna al pranzo del giorno dopo la befana, in pratica serviva per riprendere una dieta sana dopo le lussurie godereccie di tutto il periodo natalizio.

Le lussurie non le replico anche perchè legati ad alimenti che da tantissimo non fanno più parte della mia dieta, ma quella minestrina in brodo vegetale con del riso integrale ed una manciata di prezzemolo fresco è la manodidio ogni volta che voglio farmi una coccola stile casa materna.

Proprio così coccole di casa.... materna anche per me....
Poi essendo un po' raminga per l'Italia del nord altri piatti sono entrati a far parte della mia vita ma alcuni sono rimasti infatti io non riesco a mangiare gli gnocchi se non così e vederli col ragu mi fanno proprio senso..... e io faccio senso quando li mangio a modo mio, il mio ex marito quando mi vedeva togliere la mia porzione e condirmela a parte mi ha sempre guardata come un 'aliena!!!!!

La mia coccola materna:
Panada,fatta con pane raffermo,bollito con un pò d' acqua,quando è sfatto si aggiunge un po' di burro e 1 uovo,una spolverata di grana e ritorno piccola,ogni tanto me la faccio,quando sono sola,non me la gusterei in compagnia...a parte che non siano i miei genitori,loro fanno parte di quel mondo antico!

Pestarei:una polentina morbida,fatta con farina di mais e zucca lessa,acqua,latte,versata poi in un piatto fondo e sopra...goduria!:un filo di latte caldo,canella,zucchero e panna da cucina...da mangiare cercando di raccogliere tutto in una cucchiaiata per godere.Mi ricordo di questo piatto quando c'è la neve e qui a poca distanza da Lignano,Bibione non è tanto nella norma,piuttosto un'eccezione. Così.. una spolverata di neve e via uno...due piattoni di pestarei e una mongolfiera in pancia! Perché mangiare un piatto solo se così buono? E allora non ti lamentare della mongolfiera!

Minestra di Pasta e fagioli con radicchio:fagioli passati con dentro pasta,preferisco ditalini o spaghetti spezzettati,in una terrina grande (a testa!) radicchio,la minestra con la pasta tiepida,olio aceto sale.
Mescolamento di tale intruglio e mangiare e morire! Non tanto per i fagioli (cotti solo con una foglia di alloro,gonfiano meno) quanto per la quantità...
Questo è un piatto che condivido con goduria con mio marito,così poi sono due le pance a mongolfiera!

Lella 63: devo provare il sughetto dei tuoi gnocchi,mi affascina e visto gli ingredienti dei miei pestarei,tedesca anch'io? Non la sapevo dell'aceto nelle verze stufate,provo provo anche questo.
Ciaooo e un grande

Annina: forse sopra alla tua crema di zucca mancavano gli ingredienti dei miei pestarei!!

....da "fognetta" la polenta concia, ma fatta cosi:
polenta, quando è cotta aggiungere toma a pezzi (toma formaggio locale squisitissimo) e pezzetti di burro, mescolare tanto
quasi a gonfiarla, poi una volta nel piatto versare burro fuso e parmiggiano! Un piatto è poco, almeno due (fognetta bis )


altro piatto invernale povero e veramente buono:

Fagioli borlotti, fatti andare con soffritto sedano, carota, cipolla aggiungere salsa di pomodoro e lasciare cuocere tre ore nella
pignatta di coccio, a parte far bollire acqua con alloro mettere una salamella a testa e lasciare bollire per mezz'ora, poi aggiungere
le salamelle ben scolate nella pignatta e lasciare insaporire mezz'oretta... auguri a tutte giovi58

estellina

Spoiler:

Per me la ricetta antica per eccellenza è quella della polenta bianca, che è tipica delle nostre zone.

giovi58 ha scritto:....da "fognetta" la polenta concia, ma fatta cosi:
polenta, quando è cotta aggiungere toma a pezzi (toma formaggio locale squisitissimo) e pezzetti di burro, mescolare tanto
quasi a gonfiarla, poi una volta nel piatto versare burro fuso e parmiggiano! Un piatto è poco, almeno due (fognetta bis )

Mmmmmmhhhh! Buonissima la polenta concia!!!! Anche col gorgonzola!! Gnam!!

Per me, il sapore dei giorni di festa è quello delle lasagne di mia madre, tipicamente emiliane: sfoglia verde fatta in casa, besciamella, ragù e parmigiano!! Ero arrivata ad odiarle, perchè mia madre ha poca fantasia e nei giorni di festa propone sempre ed immancabilmente le lasagne... ma ora che le mangio più di rado, sono tornata ad apprezzarle!!

Un sapore antico che non riesco a recuperare è quello della minestra di fagioli che facevano i miei nonni... purtroppo non mi sono fatta lasciare la ricetta quando avrei dovuto e ora mi manca così tanto... sto andando per tentativi, in base ai miei ricordi, ma non viene mai uguale.... forse manca l'ingrediente principale: l'amore che ci mettevano i miei nonni nel prepararla, sapendo che mi piaceva così tanto...

può essere elena ... può essere ...

ho letto golosamente questo post, troppo stancapigra per rispondere, del mio assai quieto capodanno ma sempre capodanno. ho assaggiato tutto con gran gusto e domani? più tardi vi racconto una sacra pappa pur io. un grande buffet! noto spesso la presenza dello zucchero...
vi rinnovo tutti gli auguri, in particolare di mangiare cose buone tutto l'anno.
messaggio per Giovi, ossia Carla lo so che il formaggio giù al nord si chiama toma. ma qussù, al sud, si chiama tuma. gli assaggi dal vero sarebbero il massimo.
ma intanto, continuiamo a chiacchierare....

lovecat, fra un po' andrai in trance e rivedrai i nonni in cucina. mi è successo con le polpette di mia nonna, come un piccolo film. molti le hanno apprezzate, che bello!
anche la frittata di mia zia...

maryonn:Per me la ricetta antica per eccellenza è quella della polenta bianca, che è tipica delle nostre zone.
cumu jé cumu jé, ssa polenta bianca? cumu 'a frascatula?

Lovecat:ho anch'io il problema della minestra di fagioli,non riesco a farla gustosa uguale,mi hai fatto ricordare che la nonna di mio figlio ci metteva dentro l'osso di prosciutto crudo o il fondo dello stesso,cosa che io"furba"non ho mai voluto provare,così viene più pesante,la mia pensata..ma a discapito del gusto dico ora con il senno del poi...
Ah si! Anche le lasagne,uguali alle tue ma non verdi,le facevo dai 13 ai 20 anni quasi ogni domenica mattina,fanno parte del mio passato come ricordo di cibo buono ma non "coccoloso",forse perché non le trovavo pronte??Anche ora per gustarle uguali me le devo fare io..
Annina:

Spoiler:

Io faccio la pasta e fagioli spesso, e viene sempre buona. Ci metto rosmarino, spezie, alga kombu, aglio cipolla. Ovviamente essendo vegana non posso mettere ossa di prosciutto o cibi animali simili. Viene buonissima e saporitissima.

ma.... si dice fagioli con le cotiche. ora io, sarà la mia simpatia per il porco, , non trovo che aggiungano, se non qualche pelo,
ricordo due tipi di fagioli: quelli 'estivi' , c'era solo un po' di prezzemolo, e pasta ditalini, però erano buoni, delicati, come la 'minestra estiva' quattro foglie sopravvisute al caldo, due pomodori,una patata tagliuzzata, forse, basilico e ditalini.
poi, certi fagioli di ispirazione messicana, c'era di tutto. io, scusate l'intrusione, penso che la cipolla sia l'arma più potente, mentre il sedano alleggerisce la compagnia.
comunque,i pezzetti di formaggio e prosciutto rimasti pensate che sarebbero buoni?io mettevo certi cubi di formaggio pietrificato nel minestrone, qualcuno si trovava un ciungam nel piato, ma il sapore non era male male.
(vogliate scusar le chiacchiere di un'incompetente sui fagioli)

maryonn perchè non ci dici di più sull'esser vegani? a me, per esempio, interessa molto

delle ricette di mia mamma , ricordo le polpette , fatte con la carne lessa di manzo e pollo, passata al tritacarne con aggiunta di 1 uovo, latte, grana grattugiato ,prezzemolo tritato , noce moscata e aglio. Con le mani faceva delle polpette di circa 8cm di diametro belle sode , passate nel pan grattato e poi cotte nel burro . etrano fantastiche ! noi filgie non siamo mai riuscite a riprodurle con lo stesso gusto.
Poi una torta che ci faceva per colazione, la chiamava la torta 'autarchica' perche' in tempo di guerra c'erano pochi ingredienti a disposizione . Ci metteva meta' farina gialla e meta' farina bianca , latte, 1 uovo, poco burro, lievito, e un po' di uvetta passa. poi in forno basso per circa un 'oretta. Quando la si mangia, risulta ruvida al palato, ed e' bella allegra perche' e' di un colore giallo acceso.
tutti ricordi .... molto teneri.

@viavillecinque: sono vegana da aprile. Ho preso la decisione dopo aver avuto problemi all'intestino e stomaco (problemi annosi, non nuovi più altri disturbi soprattutto agli occhi), ho capito che non potevo fare più eccezioni, stando poi attenta al cibo nei giorni "normali".
Anche per me è una scoperta giorno per giorno, le ricette che sperimento sono tutte buone. E sto ogni giorno meglio.

Spoiler:

Un sapore antico lo ritrovo sempre a natale perché la mamy fa le cartellate o,in dialetto barese,le "carteddate".
Sono dolci quasi non dolci di origine mediorentale...una pasta sottilissima fritta a forma di rose e farfalle passate poi nel vino cotto di fichi-quasi introvabile ed acquistato ormai solo via internet!-
Ed il mio pensiero è che questo sapore antico si perderà con lei......

Rò visto che la tua mamy è ancora bella arzilla, fatti svelare tutti i segreti così poi le farai pure tu! Sono molto buone le cartellate, io le ho mangiate a Bari

Sai Simo,c'è quasi un rispetto ancestrale in queste preparazioni........quasi un rito antico...
lei non hai mai detto...guarda che impari!

E' un po' come per le sartine di vecchia data...
e per il pangiallo,dolce laziale di natale,mi ha fatto trovare tutto pronto da impastare perché ha avuto un attacco di periartrite acuta!!
Ha aggiunto anche che finché c'è lei cartellate e pangiallo sono suo dominio!!!

Ahahahah è gelosa delle sue ricette! Che peccato perchè anticamente si tramandavano di madre in figlia e tu avresti avuto la possibilità di continuare la tradizione, è un vero peccato!

Già un vero peccato..... Ro

purtroppo io avevo 16 anni quando mia madre ebbe un incidente e rimase praticamente paralizzata.... ricordo ancora la sfoglia per le tagliatelle che faceva... impareggiabile! ma io non so proprio come si faccia cosi uso la macchina dell'imperia .... ma la sua ......!!!!

Alcune cose poi le ho imparate da mia zia (sorella di mamma) che viveva con noi ma altre son andate perdute alcune le ho recuperate a suon di tentativi (vedi le verze qualcosa ricordavo ma non le quantità)

Lella63 ha scritto:Già un vero peccato..... Ro

Devo essere più precisa...
Si è fatta sempre aiutare dalla nipotona.....fin da quando era piccola!
Avrà imparato ,no?

Vediamo se mi ricordo qualcosa... diciamo che alcune ricette mi sono rimaste impresse perchè le detestavo particolarmente!

"Radici e fasioi" (radicchio e fagioli), variante di quella postata da Estella, solo che mia nonna faceva i fagioli per pranzo, a ricordo senza la pasta. Poi alla sera arrivava immancabile la terrina di radicchio (tassativamente di campo, amaro) con i fagioli riscaldati e versati sopra.
Ovviamente la pentola di fagioli era sempre la più grande, così che per almeno 3 sere di fila la tortura era garantita!!

Poi c'era la "pasta co le teghe" (pasta con i fagiolini). In un padellino si faceva sciogliere un po' di burro, ci si metteva la cipolla e dei pezzettini di lardo, con un po' di aceto, e si cucinava finchè il lardo diventava croccante ( e il fegato ringrazia!!). Nel frattempo si cuoceva la pasta (rigorosamente spaghetti) insieme ai fagiolini e una (o 2) patate piccole. Si scolava tutto assieme, poi in una terrina si mettevano pasta, fagiolini, la patata (non mi ricordo se tagliata a cubetti o sbriciolata) e si versava sopra il condimento del padellino.

Ricordo che quando si uccideva il maiale (o, nella versione successiva, si compravano direttamente le 2 mezzene), alla sera immancabili c'erano le ossa di maiale bollite, la cosiddetta "osada". Pare che ci sia un locale dalle parti del Veneto che l'ha riproposta con un grande successo, tanto da dedicare una serata alla settimana a questo piatto... e che bisogna prenotare perchè è sempre al completo, la gente fa letteralmente la fila per sta cosa. Notare che nella vera "osada" lo scopo era quello di ripulire le ossa per non sprecare nemmeno un grammo di carne, ossa che comunque erano già state spolpate.

Invece ricordo con immensa nostalgia, sempre quando si facevano i salumi, il momento in cui il norcino mi diceva "vai a farti dare la padella che è ora di assaggiare il sale". Ovvero, si faceva cuocere un po' di pasta del salame per capire se la salatura era giusta. Che buona!!!!
Anche se ho comprato altre volte in macelleria la pasta del salame, non ho mai più trovato lo stesso sapore... come quello dei salumi fatti in casa. Sempre in ambito dei salumi, anche se non si tratta proprio di ricette, ricordo che facevano anche delle salsicce con dentro i polmoni (le cosiddette "polmone" -femminile plurale-).

Altra cosa che mi è venuta in mente, a casa mia c'era l'abitudine, quando si faceva il brodo, di metterci dentro anche il durello della gallina; poi veniva tagliato a pezzettini e aggiunto alla minestra... insieme al formaggio a cubetti, che si scioglie... abitudine che ho tutt'ora, mio marito all'inizio mi guardava un po' basito e adesso ha adottato anche lui questa cosa. Insomma per me una minestra non è tale se non c'è il formaggio!

Lisa82

le mie ricette di quando si uccideva il maiale
IL riso sporco buonissimo nonostante il nome, fatto con l'impasto del salame il brodo di ossa e le foglie delle verza
e la "frittura" lardo polmoni fegato e poca carne rosolati lentamente .
tutto buonissimo anche se non particolarmente dietetico.

credo che ognuna di noi abbia delle ricette "antiche" di mamma o nonna quelle che ho trovato qui da voi alcune sono anche le mie , volevo chedervi qulcuna di voi usa le vecchie o nuove pentole in ghisa le creuset? io ne ho appena comprata una , volevo sapere come vi trovavate a cucinare con queste pentole grazie ciao